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Referendum
costituzionale del 4 dicembre.
Alcuni punti fondamentali e semplici per votare "NO". (di Marco Cavedon, postato il 30/11/2016). 1) Perché ci toglieranno democrazia,
con un nuovo senato non più eletto direttamente dai cittadini e
con enormi poteri, tra i quali rientra l'ambito dell'applicazione
delle normative e politiche UE.
2) Non è affatto vero che il senato sarà eletto dai consiglieri regionali su indicazione dei cittadini. Primo perché questo non sta scritto nell'articolo 57, in quanto nel comma 5 si parla della decadenza della carica di senatore a seguito dell'elezione di nuovi consiglieri e non si dice esplicitamente che i cittadini eleggeranno i senatori, secondo perchè è impossibile che i consiglieri possano "eleggere" senatori sulla base di una votazione già espressa dai cittadini (in questo caso infatti i consiglieri farebbero tecnicamente una nomina e non una votazione, perdipiù proporzionale come specificato). Vi stanno prendendo in giro. 3) Perché diventerà impossibile uscire dall'UE senza una nuova riforma costituzionale in quanto nell'articolo 55 si inserisce esplicitamente il raccordo con l'Unione Europea, mentre con il solo articolo 117 modificato che parla di vincoli si poteva ancora uscire, in quanto si poteva comunque applicare l'articolo 50 del trattato UE e chiedere l'uscita dalla stessa (nel rispetto quindi di quei vincoli). Inoltre sempre l'articolo 55 obbliga il senato alla partecipazione alla formazione e applicazione delle norme UE. 4) Perché riformare la costituzione per inserire la possibilità di opporsi, o meglio uscire dalla UE diventerà difficilissimo, con un senato che di fatto sarà composto da nominati dai partiti e che potrà avere una maggioranza politica diversa da quella della Camera dei Deputati, in quanto i due mandati non coincidono. 5) Perché le regioni saranno di fatto private di ogni autonomia in tematiche fondamentali quali coordinamento della finanza pubblica (lo stato centrale potrà imporre al Veneto anche un surplus fiscale il doppio di quello che già c'è senza possibilità di opporsi - contento caro Flavio Tosi ?), produzione e distribuzione dell'energia e infrastrutture di interesse nazionale, dove anche qui non ci si potrà più opporre a progetti imposti dal centro, cioè dalle realtà più lontane dalle singole comunità e quindi più influenzabili dalle attività di lobbying (tenete conto che il parlamento italiano obbedirà ai diktat europei senza più possibilità di fiatare). Lo stato inoltre potrà emanare "disposizioni comuni" per importanti tematiche quali salute, sicurezza, politiche sociali, politiche sul lavoro (laddove prima poteva solo emanare principi fondamentali). E tenete conto di cosa ha combinato lo stato centrale già con i poteri che ha adesso su queste tematiche (vedi abolizione dell'articolo 18 con il Jobs Act). Il 4 dicembre vota NO, vota contro la vera casta di massoni, banchieri, burocrati europei non eletti...un NO che è un SI fondamentale per incamminarci sulla strada del recupero della sovranità e della dignità del popolo italiano ! Clicca qui
per scaricare il pdf.
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Scritto in codice HTML da
Marco Cavedon in data 31-01-2014
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